Quali sono le possibili cause di un maremoto?
Un terremoto sottomarino di magnitudo elevata (superiore o uguale a 7), una frana sottomarina lungo le pendici del vulcano sommerso o un’eruzione esplosiva da un vulcano sottomarino. I maremoti sono fenomeni naturali che possono essere causati da eruzioni vulcaniche, frane sottomarine o forti terremoti con epicentro in mare.
In caso di maremoto, quali fenomeni pensi possano avvenire?
Il ritiro improvviso delle acque dalla costa. Pochi minuti prima che l’onda di maremoto si abbatta sulla costa, il suo arrivo provoca una forte risacca, che fa indietreggiare il mare anche di decine o centinaia di metri, mettendo allo scoperto una grande striscia di fondale marino.
A livello mondiale, esiste una rete di monitoraggio e allertamento del rischio maremoti?
No, non esiste. C’è una rete di monitoraggio solo nel Pacifico. Se si conoscono posizione e magnitudo del terremoto è possibile attivare le procedure di allertamento per un possibile maremoto. Il primo e unico sistema di allertamento attivato comprende l’area dell’Oceano Pacifico – Pacific Tsunami Warning System e costituisce il modello di riferimento in questo settore.
Quali sono le coste italiane più a rischio maremoto?
Eolie, Calabria occidentale, Sicilia settentrionale e orientale. Storicamente si sono originati tsunami nell’area tirrenica e nell’area ionica. L’area ionica è stata interessata da maremoti innescati da eventi sismici nelle isole greche dell’Egeo e da eventi nella costa calabra (1908) e nel crotonese. Anche la costa orientale della Sicilia è stata interessata da onde anomale, tra cui quella provocata dal terremoto dell’11 gennaio 1693 nella Val di Noto
Qual è il più grande maremoto che si è verificato storicamente in Italia di cui siamo a conoscenza? Il maremoto del 1908 in Sicilia e Calabria. Il terremoto di Messina del 28 dicembre 1908 di magnitudo 7.1 causò un violento tsunami che investì le coste siciliane e calabre. Circa 85.000 persone persero la vita, molte delle quali a seguito dell’onda di maremoto, alta una decina di metri.
In Italia esiste un sistema di monitoraggio e allertamento del rischio maremoti?
In Italia esiste un sistema di monitoraggio sismico e una rete mareografica nazionale ed è in via di definizione un sistema di allertamento nazionale. Il sistema di allertamento in Italia sarà potenziato quando entrerà in funzione il progetto di TWS-Tsunami Warning System per l’allertamento dell’area del Mediterraneo e mari collegati.
Cosa fai se sei a riva e avverti un terremoto, osservi un’eruzione esplosiva su un’isola vulcanica, noti una grossa frana che si riversa in mare, o il ritiro improvviso del mare dalla costa?
Mi allontano immediatamente dalla riva e mi dirigo verso le zone più elevate. Più sei in alto, meno è probabile che l’onda ti possa raggiungere e travolgere.
Cosa fai se sei in barca e avverti un terremoto, osservi un’eruzione esplosiva su un’isola vulcanica, noti una grossa frana che si riversa in mare, o il ritiro improvviso del mare dalla costa?
Lancio un messaggio di securité e mi allontano immediatamente verso il largo e verso fondali profondi. E’ giusto lanciare un un messaggio di securité e allontanarsi immediatamente verso il largo e verso fondali profondi. Gli effetti del maremoto, infatti, si verificano in area costiera, al largo le stesse onde possono non essere così dannose.
Generalmente i maremoti che si verificano nel Mediterraneo sono a maggiore o minore impatto di quelli che si verificano negli oceani?
Sono a minor impatto perché il Mediterraneo ha una profondità minore dell’Oceano. Nelle aree di collisione tra placche tettoniche immediatamente prossime agli oceani, si possono generare terremoti con magnitudo superiori rispetto a quelli registrati nell’area mediterranea e inoltre le masse d’acqua in gioco sono notevolmente maggiori di quelle presenti in un bacino in genere meno profondo come il Mar Mediterraneo.
Un vulcano sottomarino potrebbe provocare un maremoto?
Sì, se si verificano frane lungo i versanti o eruzioni esplosive. Maremoti, o tsunami, sono fenomeni naturali che possono essere causati da eruzioni vulcaniche, frane sottomarine o forti terremoti con epicentro in mare.